STORIA DELL'ENDAS CESENA
Nell’Interesse della Città
La complessa e difficile situazione economica, politica e sociale che i nostri tempi ci fanno vivere ci offre, però, sempre una grande opportunità che, nei momenti difficili, può essere ancor più d’aiuto a tutti noi: l’impegno in campo sociale, culturale, sportivo, assistenziale, ambientale operando, con iniziative e progetti, nei confronti di tutta la cittadinanza.
Avere in una città come Cesena un fortissimo tessuto di coesione sociale, grazie all’Associazionismo nei suoi aspetti molteplici e diversificati (da quello sociale a quello culturale, sportivo, assistenziale), è una grande risorsa per la città e dà un valore aggiunto alla qualità della vita dei cittadini.
Lo Sport
Allenarsi nei numerosi impianti sportivi, visitare una mostra, assistere ad un convegno o ad un concerto, promuovere attività sportiva e culturale, dare una mano a chi ne ha bisogno, sono alcune delle tante iniziative che l’Associazionismo in senso lato promuove ogni giorno, e da sempre, nella nostra città. E l’Endas, in questo campo, ha una competenza, una professionalità e una storia che la contraddistingue e che viene da lontano, richiamandosi alla tradizione mazziniana e repubblicana del Patto di Fratellanza e del conseguente spirito di mutualità e di aiuto fraterno e reciproco.
I Circoli
Negli anni cinquanta l’Endas (Ente Nazionale Democratico di Azione Sociale riconosciuto nel 1954 dal Ministero dell’Interno, anche se aveva iniziato la propria attività nel 1949 come MAS -Movimento Azione Sociale), soprattutto nei territori in cui era fortemente radicato il Partito Repubblicano, e la Romagna uno di questi, promuove le proprie attività attraverso i circoli, che gestisce in tutti gli aspetti. Questa presenza capillare nel territorio cesenate di “Circoli Endas” rappresenta una forza notevole per l’Associazione: il Circolo è infatti un solido ed efficace momento di aggregazione, non solo per lo svago o il “tempo libero”, come si diceva allora, fatto di partite a
carte, biliardo, bocce e un bicchierino, ma per chi desidera trovare un luogo in cui discutere, conversare, stare insieme, fare vita sociale.
Questo il primo insegnamento: momento di vita civile, di confronto, di solidarietà.
Cambia la Società
Con l’arrivo degli anni sessanta, caratterizzati nel Paese dal passaggio dalla civiltà agricola a quella industriale, dall’Italia della fame a quella del boom economico, dal centrismo al centro sinistra, l’Italia, comunque, è ancora un Paese conservatore che, pur impegnato nella modernizzazione, cerca sia di salvare l’anima antica che di conciliare il passato con il futuro.
In questo decennio inizia a maturare una diversa coscienza della cultura, del tempo libero, dello sport, sia da parte dei cittadini che dello Stato e delle Amministrazioni locali.
L’ ENDAS Cesena Verso il Futuro
In questo decennio 1960-1970 a Cesena, sotto la guida del Sindaco repubblicano Antonio Manuzzi e Assessore alla Pubblica Istruzione, Scuola e Sport il Prof. Armando Spazzoli, che dal 1956 ininterrottamente fino al ’70 reggerà l’Assessorato, si diede grande impulso a questo mondo.
Infatti è in questo periodo che si gettano le basi per il futuro sviluppo culturale, sportivo, scolastico della città con la costruzione di impianti sportivi (tennis in Via Veneto, campo di calcio a Borello, Palestra Ippodromo e si parte con la progettazione della Piscina), di nuove scuole dotate di palestre, di tante Associazioni culturali e sportive fra cui, nel 1969, a merito del compianto prof. Spazzoli, la Polisportiva Endas, fra le cui attività erano annoverate l’atletica, la ginnastica e il podismo, che diedero vita, in seguito, a tre circoli autonomi.
I Circoli Monotematici
Con l’appuntamento elettorale del giugno 1970, che riguarda l’istituzioni delle Regioni, si entra in un periodo storico di profonde trasformazioni.
In questo scenario anche il ruolo e la funzione dell’Associazionismo in generale viene fortemente a modificarsi. I tradizionale circoli di base incominciano a lasciare sempre più spazio ad aggregazioni di interesse monotematico (sportivo, sociale, ambientale, culturale) staccati e indipendenti dall’Associazionismo storico mentre quest’ultimo entra, a pieno titolo, nel dibattito sociale, culturale e politico, sganciandosi dai legami partitici, pur mantenendosi collocato in quell’ area di riferimento ideale e culturale di provenienza.
Le Associazioni concorrevano così ad una “sensibilizzazione”, per usare un termine allora in voga, del cittadino su tutte le tematiche generali, con particolare attenzione a quelle che non potevano più essere considerate marginali o secondarie, ma che stavano entrando di prepotenza nello scenario collettivo. Un dato comune all’Associazionismo di base è quello, dagli anni settanta in poi, della progressiva diminuzione dei circoli tradizionali e, nel contempo, della nascita, se non dell’esplosione, di circoli a carattere monotematico.
L’ ENDAS Cesena Diviene Autonoma
E così l’Endas-Cesena, nel periodo 1970-1971, diviene autonoma da Forlì, in virtù della creazione della struttura regionale dell’Endas a seguito della istituzione delle Amministrazioni Regionali, dotandosi di una propria struttura e riorganizzando la propria attività sul territorio.
Primo Presidente l’amico Armando Spazzoli.
Nuovi Circoli Sportivi
E così dalla Polisportiva Endas, sorta nel 1969 e che aveva sempre svolto attività in favore di giovani e ragazzi, nascono altri momenti gloriosi nello sport: il Gruppo Podistico Endas, fondato nel 1972, fra i cui padri un ricordo particolare e di grande affetto va all’amico Silvio Severini, all’Atletica Endas, fucina oggi come allora di grandi campioni, e il gruppo Ginnastica Artistica.
Nasce poi nel 1973, per volontà del Gruppo Podistico Endas, la prima edizione della Podistica di San Giovanni, oggi assurta a fasti nazionali; continuano le tantissime attività sportive e ricreative per bambini da parte della Polisportiva, con la gestione di colonie e bagni al mare; l’Endas di Cesena, grazie alla nuova strutturazione territoriale, rafforza la propria presenza nella città ampliandola e ancor più qualificandola con iniziative di notevole spessore culturale.
Cultura e Sociale
Citando solo alcune delle grandi mostre ed iniziative, realizzate con l’attenzione rivolta ai vari ambiti della vita sociale e culturale, e che tanto riconoscimento e apprezzamento hanno avuto dai cittadini cesenati, possiamo ricordare: le rassegne cinematografiche “Nuovi Registi Americani” (1981) ed “Orsopalmaleone” (1982); le mostre didattiche di carattere etnologico e scientifico per le scuole “I popoli della Tenda Nera” (1987), “Chopper” (1986), “Il mondo degli insetti” (1983 e 2001), “I Molluschi” (1984); Giorgio Villa realizzò per l’Endas la spettacolare iniziativa “Volare” (1984) nei padiglioni dell’ex-Arrigoni, nonché l’iniziativa “Una scultura per la città” (1985) che si svolse con la creazione in diretta in Piazza del Popolo, da parte dell’artista Simon Benetton, di una scultura in ferro che in seguito l’ENDAS donò al Comune e che è attualmente collocata nella rotonda Ponte Vecchio; in collaborazione con Giorgio Villa, mostre d’arte come “Arte concreta” (1983), “Incontro con l’Arte Moderna” (1985) “Materie” (1983) ed i concorsi per promuovere l’Arte Giovane con gli istituti d’arte di tutta la Regione; varie iniziative di carattere storico e culturale; i Seminari di Filosofia “Le Parole che usiamo”, tenuti dal Prof. Rocco Ronchi (94, 95 e 96); il primo corso di informatica per bambini nel 1984, con l’utilizzo dei Commodore 64; i Corsi di Giornalismo “Dietro la Notizia” (1990-1992); le mostre dedicate ai grandi Cesenati Giorgio Gabellini (1982), Amedeo Masacci (1991 e 2005), Osvaldo Piraccini (1994), Ilario Fioravanti (1995), Fortunato Teodorani (1988), Paolo Andreucci (1996); la grande mostra sui palazzi cesenati curata dalla Prof. Maria Cristina Gori “Le Quinte dell’Abitare” (1988); i Seminari di lingue antiche (2002 e 2003); i cicli di conferenze sulla storia dell’arte “Appunti di Storia dell’Arte” iniziati nel 1996 e che continuano tuttora, come le Lezioni di Archeologia, iniziate nel 2003, giunte alla V edizione; le iniziative per i bambini “Giocamondo” (2005 e 2006), il “Club del Fumetto”, iniziato nel 2005 e che tuttora è attivo con grande partecipazione dei bambini.
Radicati nel Territorio
Una presenza forte, una funzione sociale riconosciuta dai cittadini attraverso le molteplici attività, un radicamento solido nella città grazie agli oltre sessanta circoli e settemila associati, un impegno costante e duraturo di tutti, presidenti, dirigenti, collaboratori, iscritti, volontari che, nella nostra storia, hanno sempre vissuto con partecipazione e grande dedizione la nostra Associazione sapendo di fare una cosa in favore della città: per i suoi bambini, ragazzi, adulti, in una parola per
l’intero territorio.
E’ con questo spirito “laico” e “senso del dovere”, che ci deriva dalla nostra appartenenza agli ideali e principi mazziniani e repubblicani, abbiamo operato per il bene comune, per l’interesse di tutti i cittadini, senza alcuna distinzione di fede, di censo, di razza.
E’ con questo impegno, integrato con i mezzi e con le tecnologie di oggi, che affrontiamo il futuro che dovrà essere comunque sempre permeato dagli ideali e valori che non hanno tempo, ma appartengono all’uomo libero, cosciente, responsabile, nell’interesse superiore della “res publica”.